LA SUCCESSIONE PER RAPPRESENTAZIONE



Nel diritto della successione esiste un particolare istituto che prende il nome di successione per rappresentazione (art. 467 c.c. e ss.).


Con la rappresentazione il discendente (rappresentante) è chiamato a succedere nel luogo e nel grado del suo ascendente (rappresentato), quando quest’ultimo non voglia o non possa accettare l’eredità a cui è stato chiamato.


Per rendere la fattispecie più chiara:


il figlio è chiamato a succedere nel luogo e nel grado del genitore,

quando il genitore non possa o non voglia accettare l’eredità del nonno


In termini più giuridici, il rappresentante troverà nel patrimonio ereditario del rappresentato anche il diritto ad accettare l’eredità del primo de cuius.

La rappresentazione ha luogo all’infinito nei confronti, in linea retta, dei discendenti dei figli del de cuius; in linea collaterale, a favore dei discendenti dei fratelli e delle sorelle del defunto.

La rappresentazione può venire in rilievo sia nel caso di successione ab intestato (senza testamento) sia nel caso di successione testamentaria, quando il testatore non abbia provveduto nel caso l’erede da lui nominato non possa o non voglia succedere.


Elementi fondamentali per dar luogo alla rappresentazione sono la premorienza dell’ascendente-rappresentato (o anche la commorienza o la dichiarazione di morte presunta), la sua indegnità a succedere, la rinunzia o la perdita del diritto di accettare.


Con il termine di premorienza si fa riferimento al caso in cui il figlio sia deceduto prima del genitore, il quale lascerà il diritto di succedere per rappresentazione al nipote.


La rinuncia all’eredità è l’unico caso che rientra nell’espressione “non vuole accettare l’eredità o il legato”.


Tutti gli altri casi rientrano nell’espressione “non può […] accettare l’eredità o il legato”.


La dottrina giuridica ritiene che la rappresentazione sia un caso particolare di successione, in quanto permette di succedere indirettamente per raltionem.

Il rappresentante-discendente subentra nel diritto di accettare del suo rappresentato-discendente. Non eredita in via diretta il patrimonio ereditario del de cuius a cui il suo rappresentato-ascendente era stato chiamato.


Pertanto, anche nel diritto delle successioni è sempre fondamentale avere chiara la situazione di fatto per procedere a definire la situazione nella maniera più completa possibile.


Al ­decesso di una persona, infatti, si potrebbero aprire molte possibilità come, ad esempio, la successione per rappresentazione.

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