Cellulare alla guida: nuove disposizioni



NUOVE DISPOSIZIONI PER L’UTILIZZO DEL CELLULARE ALLA GUIDA


È di pochi mesi fa la notizia di un inasprimento delle norme del Codice della Strada, con particolare riguardo al divieto di uso di apparecchiature radiotelefoniche da parte del conducente del mezzo, come disciplinato dall’art. 173 CdS.


In realtà, si trattava questa di una mera proposta emendativa presentata nel dicembre 2017 dalla IX Commissione Parlamentare per i Trasporti e le Telecomunicazioni. Essa proponeva, in caso di prima violazione, la sospensione della patente da uno a tre mesi; mentre per le ipotesi di recidiva, l’aumento della sanzione amministrativa fino ad euro 1294,00. La proposta della Commissione Parlamentare aumentava, inoltre, a 10 la perdita dei punti patente per le violazioni commesse.


La modifica così proposta dalla Commissione Parlamentare è stata, però, ritenuta inammissibile per “estraneità dell’argomento alla materia di legge”, in quanto si trattava di un emendamento alla Legge di Bilancio 2018.


Ad oggi, il testo vigente prevede, quindi, solo una sanzione amministrativa da euro 161,00 ad euro 647,00 in caso di utilizzo del cellulare alla guida.


Per i casi di ulteriore violazione nel corso del biennio, si aggiunge anche la sospensione della patente di guida da uno a tre mesi. La perdita dei punti patente, infine, rimane di 5.


È CONSENTITO L’USO DEL BLUETOOTH?


È consentito dall’art. 173 CdS “l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare”, purché questi “non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani”. Ciò permette di sostenere che è possibile l’utilizzo da parte del conducente del mezzo di moderne apparecchiature Bluetooth, le quali permettano una guida in piena sicurezza, lasciando inalterate le capacità uditive e permettendo il pieno uso del volante.


La proposta emendativa del dicembre 2017 della IX Commissione Parlamentare proponeva, oltre al già presente divieto di uso durante la marcia di “apparecchi radiotelefonici” oppure di “cuffie sonore”, anche l’esplicita inammissibilità all’utilizzo di “smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi”. In ogni caso, anche questa modifica al Codice della Strada lascerebbe inalterata la possibilità di rispondere a chiamate telefoniche durante la marcia, quando questo sia permesso da strumenti tecnologici (come il Bluetooth) che lascino il conducente libero nella guida.


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