FORNITURE E “BOLLETTE”: NUOVE TUTELE PER GLI UTENTI

Nel settore della fornitura di luce, acqua e gas, la c.d. “legge di bilancio 2018” (più propriamente l. 27 dicembre 2017, n. 205) ha introdotto alcune importanti novità relativamente alla tutela degli utenti (non solo consumatori domestici, ma anche professionisti e piccole imprese), nell’ottica anche di riequilibrare le reciproche “forze” contrattuali tra questi e gli operatori del settore.

Per le fatture con scadenza successiva al 1 marzo 2018 per le forniture di elettricità, al 1 gennaio 2019 per quelle di gas ed al 1 gennaio 2020 per quelle di acqua, si è andato quindi a ridurre il precedente termine prescrizionale quinquennale del diritto dei fornitori al pagamento del corrispettivo relativo alla fornitura, abbassandolo a due anni. In sostanza, le fin troppo (tristemente) note “maxibollette a conguaglio” potranno riguardare solamente le ultime due annualità e non più i cinque anni precedenti.

Altre novità riguardano l’attribuzione all’utente, il quale abbia esperito ricorso avverso la richiesta del fornitore di un conguaglio relativo a periodi maggiori di due anni, del diritto alla sospensione del pagamento fino al momento in cui venga accertata la legittimità di tale richiesta, e del diritto ad ottenere, entro tre mesi, il rimborso delle somme indebitamente pagate a titolo di conguaglio qualora essa richiesta venga accertata siccome illegittima.

Attenzione, però: tutto questo salvo che “la mancata o erronea rilevazione dei dati di consumo derivi da responsabilità accertata dell'utente” (così, testualmente, la legge). A tal proposito, l’ARERA (Autorità di Regolazione per l’Energia le Reti e l’Ambiente) determinerà, entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge, le modalità attraverso le quali i fornitori garantiranno da un lato l’accertamento degli effettivi consumi e dall’altro il libero e gratuito accesso da parte degli utenti ai dati relativi alla loro posizione contrattuale.

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