DIRITTO DEI CONSUMATORI E SOCIAL NETWORK



Con l’evoluzione sempre maggiore di internet e dei social networks è cambiato anche il modo di pubblicizzare i prodotti e, di conseguenza, il metodo di acquisto dei consumatori.
Per quanto concerne le norme di acquisto online queste devono essere invenute nel codice del consumo costantemente aggiornato anche attraverso le disposizioni previste dall’Unione Europea che continuamente aggiornano la materia.

Per quanto riguarda, invece, la pubblicità di marchi e prodotti, si trova una disciplina appena nata, in costante evoluzione, creata appositamente per l’utilizzo sempre maggiore da parte dei produttori di personaggi famosi che, nelle loro pagine internet (profili di social network o blog), danno visibilità al prodotto.
Di questa nuova disciplina si occupa l’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) che ha predisposto un regolamento al fine di tutelare il consumatore e garantire la piena trasparenza e riconoscibilità nelle pubblicità presenti online.

Innanzitutto, il regolamento predisposto differenzia tra le sponsorizzazioni vere e proprie e la mera visibilità.
La sponsorizzazione è la pubblicità che un influencer svolge nei propri profili pubblici.
Deve essere idoneamente identificata dalle indicazioni “ad/adv/pubblicità”, “sponsorizzata da/in collaborazione con”.
Tali indicazioni devono essere ben visibili e riconoscibili da tutti gli utenti, con disclaimer chiari e precisi, non nascosti, occultati.
Differisce dalla pubblicità, l’invio di prodotto all’influencer a titolo gratuito, senza che tra il personaggio pubblico e il produttore esista un rapporto contrattuale, di committenza o comunque un accordo a svolgere attività pubblicitaria.
Anche in questo caso, però, sarà sempre necessario dare indicazione che si tratta di un regalo ricevuto utilizzando espressioni quali “gifted by/regalato/regalo” oppure “inviato da”.
La normativa è in costante evoluzione e piuttosto recente ma la finalità di tutela del consumatore rimane sempre preminente e, dunque, tutti i regolamenti ad oggi redatti cercano di proteggere il consumatore da eventuali pubblicità ingannevoli o scorrette.

Già il codice del consumo (d.lgs.vo n. 206/2005) punisce questi due tipi di pubblicità (ingannevole e scorrette) attraverso una disciplina ben definita e che descrive ampiamente e dettagliatamente i tipi di condotte vietati.
Si tratta, dunque, di far evolvere la disciplina già vigente e svilupparla al fine di poter coprire anche quelle nuove forme pubblicitarie che nascono dall’evoluzione tecnologica e dall’implementazione del marketing e dalle forme di comunicazione online.

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